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EVENTO 24 MARZO LUOGHI DI SALUTE

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Siamo qui per affermare una tesi, rafforzata dall’esperienza della pandemia: la salute è un prerequisito e una conseguenza dello sviluppo. Esiste un legame inscindibile fra la salute e gli altri luoghi, materiali e immateriali, nei quali si consolida il benessere di una società. Come costruire una cornice complessiva fatta di lavoro, reddito di qualità, ambiente salubre, una scuola capace di offrire un’istruzione solida ed eguale e di essere presidio di educazione nelle comunità, un servizio pubblico di sanità organizzato, diffuso nei territori ed eguale nell’accesso ai diritti? Occorre mettere a frutto il processo di apprendimento collettivo indotto dalla pandemia. Occorre il nostro esercizio di potere e di responsabilità. #ApartiredaNoi

EVENTO 25 MARZO

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Siamo qui per affermare una tesi, che esistono modelli insediativi e abitativi che la pandemia ha evidenziato come opzioni possibili e le cui comunità devono rappresentare il motore dello sviluppo e del cambiamento. Ma potrà avvenire senza infrastrutture, servizi per la mobilità, reti digitali, scuole a misura e presìdi sanitari, oltre a strategie nazionali di riferimento? E le città possono dotarsi di modalità diverse di funzionamento, di una mobilità a misura delle persone, che ne valorizzi la dimensione policentrica e la prossimità dei servizi? E ricostruire le comunità travolte dalle emergenze naturali e quelle violentate dal degrado ambientale rappresenterà una priorità da perseguire nei processi della cosiddetta “transizione ecologica”? Occorre mettere a frutto il processo di apprendimento collettivo indotto dalla pandemia. Occorre il nostro esercizio di potere e di responsabilità. #ApartiredaNoi

EVENTO 26 MARZO

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Siamo qui per ri-affermare una tesi, che i cittadini, organizzati o anche singolarmente, garantiscono l’interesse generale quando tutelano diritti, si prendono cura di beni comuni, sostengono i soggetti fragili. Questo è un fatto, non un obiettivo a tendere. Ed è un fatto che senza tanto attivismo civico diffuso, spesso informale, la realtà sarebbe peggiore e il disegno costituzionale di partecipazione ed eguaglianza più debole. Ed è un fatto che, nello stabilire un’agenda dell’interesse generale, la cittadinanza attiva sia spesso passi avanti alle istituzioni della democrazia rappresentativa. La parola chiave resta quella dell’articolo 118 della Costituzione: l’autonomia dell’azione civica che interviene nella realtà e la cambia, avanza proposte su un piano paritario ed esercita un potere di contrappeso democratico. Anche su questo occorre mettere a frutto il processo di apprendimento collettivo indotto dalla pandemia. Occorre il nostro esercizio di potere e di responsabilità. #ApartiredaNoi